E' ormai da diverso tempo che la zona
dei Castelli Romani, e comunque tutto il Lazio, sta assistendo ad
un grande lavoro enologico che decisamente verte sulla qualità del
prodotto.
Le aziende che producevano grandi
quantità di vino, comunque assorbite dal più grande bacino consumistico,
quale è Roma, devono necessariamente fare i conti con un mercato
sempre più esigente e attento; le potenzialità per portare i vini
laziali sullo stesso "scaffale" di quello dei vini del nord, e per
avviare esportazioni all'estero, ci sono tutte e per fortuna molti
lo hanno capito.
Alcuni nomi sono già ben conosciuti,
ma oggi Vi vogliamo parlare di un'azienda che spinta dalla pura
passione, sta portando avanti un grandissimo lavoro di rivalutazione
di vitigni autoctoni di questa zona:
l'azienda Strade Vigne del Sole.
E' un'azienda il cui nome nasce nel 1998, sembrerebbe giovane, ma se andiamo a scavare nel suo passato, ha un'esperienza che risale al 1730.
La passione che si tramanda in sordina, di generazione in generazione ha permesso di mantenere in vita ben
36 vitigni autoctoni laziali, molti dei quali sconosciuti agli addetti ai lavori! Il titolare,
Cav. Antonio Cugini, che negli ultimi tempi ha avviato all'attività suo figlio Alessandro, lavora in piena sintonia con tradizione e natura, riuscendo a darci nuove sensazioni attraverso vini antichi.
Siamo andati a trovarlo in
quella che è la zona più preziosa dei Castelli Romani,
Valle
Marciana a Grottaferrata (Roma). Qui sono parte dei suoi
vigneti, in questa conca ricavata da un antichissimo cratere vulcanico,
dove la terra ricca di minerali ha un eccezionale drenaggio. Il
sistema di allevamento adottato è del tutto particolare, inventato
dalla stessa famiglia Cugini, si chiama
"pendolino":
è un sistema eretto con supporto per tralci corti ed i grappoli
a ricaduta possono godere di sole e brezza in quantità e da tutte
le direzioni.
Particolare attenzione viene
data alle rese che non superano mai i 90q per ettaro, per alcune
tipologie anche 35q/ettaro, e alla vendemmia che, come dice il Cav.
Cugini deve essere fatta al momento giusto, senza fretta, quando
si è sicuri che l'uva riesce a dare il meglio di se. Inizia a metà
settembre, dura un mese con due, tre passaggi, raccogliendo ogni
volta solo i grappoli maturi.
Ma veniamo alla parte più interessante
di questa azienda, che è oggetto di studio del Centro di Conegliano
Veneto e di interesse da parte della Cooperativa Vivai Rauscedo:
il vitigni. Ben 36, sembra strano ma ci sono tutti! In questa zona,
certamente conosciamo la Malvasia Puntinata, la Malvasia del Lazio,
la Malvasia Bianca di Candia, il Bellone, il Bombino e il Trebbiano
Toscano, ma avete mai sentito la
Malvasia Rossa, l'
Albana
Laziale, il
Tor de Passeri, il
Cacchione
antico nome locale per chiamare un'uva del tutto simile allo Chardonnay,
e l'
Alba rosa? Quest'ultima è un'uva dalla polpa rosa
che da vini rosati naturalmente, un sapore caratteristico delicato
e del tutto nuovo.
Abbiamo degustato sette delle 13 tipologie prodotte dal Cav. Cugini e tutte ci hanno emozionato.
La tecnica di vinificazione
è quella tradizionale, un po' simile per tutti: fermentazione in
vasche di acciaio ad una temperatura di circa 14°, leggero passaggio
sulle bucce , per alcuni tipi di vini è prevista la criomacerazione
per altri un passaggio in barrique usate mai per tempi troppo lunghi,
gestione questa che permette di amalgamare le componenti del vino
senza imprimergli i classici sentori del legno.
Tutti i profumi e gli aromi
che troviamo nel bicchiere, rispecchiano fedelmente la tipicità
delle uve, e al gusto c'è sempre conferma di ciò che l'olfatto ci
ha preannunciato.
Certamente non ci troviamo di
fronte a vini dall'estratto imponente, ma vini che hanno una loro
personalità frutto di un buon lavoro in vigna e in cantina; hanno
il supporto acido, alcolico e minerale che li rende adatti anche
ad un inaspettato invecchiamento; questo è anche confermato dalla
raccolta di molti vini, sia bianchi che rossi, che la famiglia Cugini,
conserva dal 1946 in una suggestiva grotta-cantina.
Le nostre degustazioni:
Malvasia rossa 2001
Alba Rosa 2001
Kadrai 2001
Malvasia Nostrale 2001
Tradizionale
Rosso 2000
Morato 2001
Cannellino 2001
Le schede analitiche si possono trovare nella pagina dedicata ai
nostri Appunti di degustazione